in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: consumo critico

Libri liberi

on Giovedì, 11 Aprile 2013. Posted in libri

vetrinetta nuova2Diversamente dagli altri venerdì oggi non vi propongo una recensione di un libro o più libri, pur rimanendo nel tema. Infatti vi voglio raccontare di questa nuova iniziativa intrappresa dall'associazione Al ritmo del tam tam di cui faccio parte (la stessa del gas per intenderci) relativamente ai libri. Partiamo dall'inizio...

L'associazione si trova a gestire un bel po' di libri fondamentalmante sul tema del commercio equo, del consumo critico, della cittadinanza responsabile e della finanza etica. Molti di questi libri vanno a formare quella che noi chiamiamo la "Biliotequa" di cui a breve faremo dono alla biblioteca della nostra città in modo che altri possano usufruirne. Oltre a questi libri, ne abbiamo di doppi e molti di noi si trovano ad avere in casa libri letti che giaciono dimenticati e non usati negli scaffali. Da lì l'idea di liberarli, rimettendoli in circolazione in modo che anche altri possano leggerli. 

Ci mancava lo spazio e qui l'idea di "sfruttare" la vetrinetta espositiva che abbiamo presso il patronato della parrocchia di S.Anna per realizzare un piccolo punto di liberazione di libri. 

In pratica noi abbiamo iniziato liberando (con dedica interna) alcuni libri dell'associazione o di noi soci, questi testi (che possono riguardare qualunque tematica) sono a disposizione di chi vorrà fermarsi a leggerli o portarseli a casa. Chi lo vorrà potrà a sua volta donare un libro lasciandolo assieme agli altri. In prossimità dei libri liberati c'è il quaderno dei libri liberati nel quale si possono lasciare i propri pensieri, commenti sui libri letti o liberati o semplicemente riportare quale libro si è preso e/o liberato. 

Il punto Libri Liberi è aperto con gli orari del patronato, chiunque può usufruirne... che dite vi piace l'idea?

libri liberi

Eco-famiglie

on Giovedì, 21 Febbraio 2013. Posted in libri

Eco-famiglie

Oggi vi voglio parlare dell'ultimo libro che ho finito di leggere in questi giorni, scritto dall'amica Elisa (Mestieredimamma) che ho avuto il piacere di conoscere a dicembre 2011 in occasione del primo PastaMadreDay, quando le ho spacciato una figlia della Gilda. Si tratta del libro "Eco-famiglie" edito dalla casa editrice Leone Verde, per la collana Bambino Naturale, sottotitolo "Riflessioni, esperienze, idee per una maggiore consapevolezza e un orientamento più sostenibile". E' un libro che si legge velocemente, scorrevole, nel quale mi ritrovo in pieno soprattutto perchè parla di un percorso che è un po' quello che in questi anni ho fatto e sto facendo anch'io, ovvero una strada verso uno stile di vita più sostenibile, portato avanti però non da soli, ma come famiglia. E a mio avviso la cosa più bella di questo libro è proprio che parte dall'assunto che si può cambiare e migliorare proprio a partire dalla famiglia luogo in cui le nostre scelte si ripercuoteranno sul modo di agire e pensare dei nostri figli e il bello è che si può fare un po' alla volta, scoprendo che alla fine quello che è ecologico, è anche economico e salutare.

Il libro è organizzato a capitoli divisi per argomenti, ognuno si conclude con una bella esperienza pratica raccontata da chi ha saputo cambiare e ha fatto proprio un certo stile di vita.

Il primo capitolo, Ecologia delle relazioni, mi è piaciuto moltissimo. Ed è proprio vero che al giorno d'oggi è importante ricostruire una rete di relazioni con persone che condividano i nostri punti di vista e che assieme a noi percorrano un cammino... in questo ritrovo appieno la filosofia del gruppo di acquisto solidale: non si fa solo la spesa con un occhio all'ecologia e l'altro al portafoglio, ma si fanno delle scelte condivise, si instaurano amicizie e conoscenze fra le famiglie aderenti e con i produttori scelti, si diventa protagonisti dell'economia. Si scopre come è piacevole stare a chiacchierare con amici piuttosto che spingere un carrello fra gli scaffali. Questo ancor più che col consumo critico che invece vedo più come un'azione a livello personale.

doppia piramide alimentare--400x300I vari capitoli affrontano un po' alla volta molti dei temi che mi stanno a cuore: a partire da dove e come acquistiamo (consumo critico e boicottaggi, gas, autoproduzione - orto) passando per per forza di cose all'alimentazione (dove la scelta di prodotti locali va di pari passo alla scelta di cibi biologici e alla riduzione dei prodotti origine animale che sono la maggior causa di inquinamento), scoprendo che mangiare ecologicamente vuol dire anche mangiare sano (provate a vedere anche la piramide alimentare confrontata con la piramide ambientale, al link trovate anche le critiche alla stessa ). Si passa poi alla pulizia della casa e della persona e alla riduzione dei rifiuti fino ad arrivare allo scambio e al baratto

Altro capitolo interessantissimo è quello sulla creatività e tempo in libero in famiglia, dove si parla dei giochi dei bambini. Vivere ecologicamente è anche non riempire la casa della plastica dei giochi, privilegiando giocattoli in materiali naturali e soprattutto lasciando libera la creatività e permettendo ai bambini di costruire da soli i loro giochi o di prepararli assieme a noi.

L'ultimo capitolo riguarda la mobilità sostenibile, puntando soprattutto sulla riduzione dell'uso dell'auto a favore di bicicletta o piedi. Il libro si conclude con un'appendice sulla casa ecologica in legno e una sulla gestione del denaro in famiglia.

Insomma un libro che vi consiglio, sia che abbiate intrappreso il vostro cammino di decrescita in famiglia per avere nuovi spunti, sia che non lo abbiate ancora iniziato per leggere come in realtà non sia difficile e che molte azioni sono veramente alla portata di tutti e che molto si può fare per alleggerire la nostra impronta sul mondo.

PS: se avete voglia di leggere una breve intervista a Elisa, la trovate QUI.

PPS: trovate questo articolo anche su GocceVerdi il mio spazio su Newedonna Magazine

PPPS: questo articolo partecipa al Venerdì del libro di Paola, Homemademama

Nozze di legno

on Sabato, 02 Giugno 2012. Posted in giardino

2 giugno 2007 - ore 7.00

Ci svegliamo nella casa dove siamo venuti ad abitare da un po', ci attende una giornata lunga... guardiamo fuori: un pallido sole e nuvoloni grigio-blu all'orizzonte, lontani. Facciamo colazione assieme, un bacio e via, ognuno va a prepararsi: primo appuntamento con la parrucchiera! Pettinatura e trucco sobri, stile un po' orientale come del resto l'abito fatto su disegno dell'amica Michela con stoffe scelte da me.

Quando usciamo comincia a piovigginare, speriamo bene... ieri sera il parroco ci ha detto che ci sarebbe stato sicuramente il sole!

Si passa a casa dei miei genitori per indossare il vestito.

Ore 11.00: siamo tutti pronti e comincia a diluviare! Non riesco nemmeno ad uscire di casa e salire in auto!

In chiesa cominciano a perdere le speranze... (:-))

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Ore 11.30: Finalmente in un attimo di tregua salgo in auto e via fino in piazza... sono in enorme ritardo!

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Eccoci al gran momento!

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A fine cerimonia invitiamo tutti a casa nostra per proseguire la festa sperando che il tempo sia clemente! (il piano B prevedeva il trasferimento nei locali del patronato...)

Lancio di petali (scarti del fiorista) anzichè riso (mi/ci sembrava uno spreco...)

Copia di DSC 0036Copia di foto 053

Lancio dei fiori sotto la pioggia...

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Ore 13.30: osserviamo attoniti la situazione del giardino dove avevamo preparato i gazebi e i tavoli per il pranzo... tutti piegati dal vento e dall'acqua!DSC 0065 

Fortunatamente i nostri baldi amici indossati abiti più comodi sistemano tutto per poi spostarsi al caminetto!

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Il pranzo in giardino prevede parte del cibo portato come regalo dagli amici, preferibilmente con prodotti biologici, autoprodotti o del commercio equo, il resto procurato da noi e/o preparato al momento: e così anche i parenti più restii si ritrovano a mangiare cous-cous, quinoa e riso basmati!

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Una comoda spina con vino e birra freschi presa a noleggio, acqua del sindaco in caraffe e qualche bibita del commercio equo per le bevande.

Stoviglie biodegradabili in mater-b e cellulosa.

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Un bellissimo pomeriggio, un giorno speciale per noi, che abbiamo voluto che anche gli invitati ricordassero come un matrimonio "diverso" improntato alla sobrietà, ma caldo come solo l'ospitalità nella propria casa può esserlo!

E alla fine aveva ragione il parroco: c'è stato il sole e non solo il 2 giugno 2007, ma anche in tutti questi 5 anni fantastici anni!

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PS: tutte le foto sono state fatte da amici, li ringrazio nuovamente!

Vi presento la mia cucina lucente!

on Lunedì, 03 Ottobre 2011. Posted in cucina

Finalmente ecco a voi la cucina ripulita! Eh si, grazie all’aiuto di Alice nella preparazione dei pasti e i piatti gustosi e sugosi del marito, la cucina spesso si ritrova ricoperta di farina o pomodoro o caffè ... assume diciamo così... un aspetto un po' vissuto! :-) Urgeva un inervento di riordino! Ed ecco infine il risultato che mostro con un certo orgoglio!

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E questi i miei alleati nel lavoro, non svariati detersivi specifici per ogni superficie, ma:

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Acido citrico, aceto e bicarbonato!
Ecco quindi le mie pulizie ecologiche, a basso impatto per l’ambiente e più salutari anche per noi.
Parto dal piano cottura in acciaio: verso sulla spugna intrisa di acqua ben calda dell’aceto (funziona bene come anticalcare) e lo passo bene, una volta ripulito asciugo con un panno in microfibra che
butto poi a lavare in lavatrice.Passo al grande tagliere in legno: preparo un cremina con il bicarbonato (deodorante e detergente) e l’acqua calda e con una spugna lo distribuisco bene sul legno, lascio a riposare per un po’ e nel frattempo passo al forno.Con una spugna su cui ho messo un po’ di bicarbonato passo l’interno e poi sciacquo, pulisco anche l’anta del forno allo stesso modo e poi sciacquo e asciugo con il panno in microfibra. Ritorno al tagliere e lo passo bene con una spugna bagnata di acqua ben calda, in modo da togliere tutto il bicarbonato, lascio asciugare.Già che ci sono apro il frigo e sostituisco il bicarbonato che tengo in una vaschetta come assorbi-odori con bicarbonato nuovo. Ultima tappa il lavello, lo passo con l’aceto diluito nell’acqua e asciugo con il solito panno in
microfibra. Ecco fatto! Cucina pulita! E mi raccomando se volete godervi per un po’ il risultato del vostro lavoro cercate di tenere almeno per qualche ora lontani dalla cucina mariti che provano ad aprire birre autoprodotte che scoppiano da tutte le parti! :-)
PS: se non vi piace l’odore dell’aceto potete usare l’acido citrico in soluzione al 20% (200 gr di acido citrico in un litro di acqua), messo in uno spruzzino (agitarlo bene prima di usarlo): è inodore! Per maggiori informazioni sull’aceto, l’acido citrico e il bicarbonato vi rimando all’utilissimo sito Detersivi BioAllegri e al loro libro che ho sempre pronto da consultare e a questo libricino di Altreconomia: Pulizie creative
di Elisa Nicoli Dove acquistare l’acido citrico? Io lo prendo col gas da Officina Naturae, potete ordinarlo a loro dal loro sito che è anche ricco di informazioni:
www.officinanaturae.com

AGGIORNAMENTO DI FEBBRAIO 2018:

Come segnalato qui sotto nel commento di Chiara che ringrazio, preferite la soluzione di acido citrico all'aceto: l'impatto ecologico è inferiore e avrete anche minori problemi di rilascio di metalli, vi invito a leggere questo articolo di Mammachimica.

2 risposte a Vi presento la mia cucina lucente!

•Stella
scrive: 3 ottobre 2011 alle 11:39
Vieni anche da me? :-)
•Francesca
scrive: 11 ottobre 2011 alle 23:03
Abbiamo gli stessi “detersivi”………….. peccato non avere anche la stessa cucina!!! Bellissima e pulitissima…………….

I giovedì del gas

on Giovedì, 22 Settembre 2011. Posted in all'aperto

Con settembre sono riprese anche le consegne dei prodotti del gas (gruppo di acquisto) e di conseguenza gli incontri settimanali per ritirare i prodotti ordinati. Finché la stagione lo permette i ritrovi avvengono fuori in piazza: arrivo e la trovo semi-deserta, qualche persona seduta al bar, qualche passante in bicicletta o motorino… un po’ alla volta arrivano i soci ed è bello vedere lo spazio animarsi!
Bambini che giocano a nascondino e corrono finalmente “liberi” dallo sguardo dei genitori al momento troppo impegnati a controllare i loro prodotti o a pagare.

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Signore in biciclette stracariche di borse che rischiano di cadere salendo “al volo” con una mossa elegante che solo chi ha più di settantanni riesce a fare senza ritrovarsi a terra!

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Ragazzi che fanno 4 chiacchiere seduti all’ombra.

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Persone che arrivano a mani vuote e se ne vanno abbracciando il loro scatolone pieno dei prodotti ordinati.
Borse di verdure che passano dalle mani del produttore a quelle dei soci che prontamente controllano il loro nome e il contenuto.

verdure

Si scaricano scatoloni da una macchina e si passano su un’altra sotto gli sguardi attoniti dei passanti che si chiedono cosa stiamo mai facendo…
Ci si attarda ad organizzare il prossimo banchetto, a discutere dei prossimi acquisti o dei nuovi prodotti, a scambiarci ricette e consigli sul pane o sui detersivi.
Finalmente si prende la via per casa, con la spesa e l’animo leggero… a giovedì prossimo!

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Allattamento e svezzamento negli anni 70 e concorso fotografico “Allattiamo dappertutto”

on Giovedì, 15 Settembre 2011. Posted in libri

Mettendo ordine nei vecchi cassetti, mia mamma si è imbattuta in questo:

libretto sanitario

e questo:

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Il primo è il mio primo libretto sanitario e il secondo un manualetto che veniva consegnato alle neo-mamme alle dimissioni dall’ospedale assieme al suddetto libretto e ad una serie di campioncini.
Non poteva che finire nelle mie mani. Ero proprio curiosa di leggere i consigli che venivano elargiti alle neo-mamme e in fondo cercavo anche una giustificazione a tutte le informazioni scorrette che ancor oggi vengono date… e così mi sono ritrovata catapultata negli anni 70 e nella mia mente leggevo con la voce che si sente nelle pubblicità d’epoca! Perchè si, di pubblicità si tratta e si capiscono molte molte cose sul perchè le nonne siano spesso convinte paladine di uno svezzamento precoce fatto con omogeneizzati, oltre che portavoci di un allattamento fatto con l’orologio alla mano!

Guardate un po’ cosa riporta il libretto sanitario come primo consiglio :

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altro che allattamento a richiesta!
Poi sul libretto allegato troviamo la spiegazione dettagliata di come organizzare l’allattamento del bimbo:

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con tanto di tabella con quantità e orari precisi che scandiscono la giornata, dal 3° mese 5 poppate al giorno e introduzione di pappe!

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Alla luce di questa tabella io che sono stata allattata per ben 4 mesi ho goduto di un allattamento prolungato per l'epoca! :-)
Seguono “preziosi” consigli per l’igiene del seno che rendono veramente difficile l’organizzazione di una poppata:

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Alla luce di questa tabella io che sono stata allattata per ben 4 mesi ho goduto di un allattamento
Seguono “preziosi” consigli per l’igiene del seno che rendono veramente difficile l’organizzazione di una poppata:

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Ma la cosa che mi meraviglia di più è come queste informazioni scorrette siano così dure da
sradicare…A proposito invece di informazioni corrette oltre al sito della LLL Italia (Leache League) mi piace molto anche questo blog (di una mia omonima) che propone un concorso fotografico
sull’allattamento dappertutto:
http://allattiamoinsieme.blogspot.com/2011/08/concorso-fotografico-noi-allattiamo.html
io parteciperò sicuramente con qualche foto e voi?

 

10 risposte a Allattamento e svezzamento negli anni 70 e concorso fotografico “Allattiamo dappertutto”

•Daria
scrive: 15 settembre 2011 alle 23:57

Bravissima Daria! BELLISSIMO ARTICOLO! Metto subito il link sul mio blog... favoloso reperto "PREISTORICO" direi... Grazie anche della pubblicità! :-)
Daria
•daria :
scrive: 16 settembre 2011 alle 15:32
Figurati Daria, quando mi è capitato fra le mani questo cimelio non potevo non
condividerlo…
•Bruskamente famiglia
scrive: 16 settembre 2011 alle 15:58

Rabbrividiamo... :-(((

•Francesca
scrive: 16 settembre 2011 alle 16:38
Mi aggrego al “rabbrividamento”……………………….
•Romina
scrive: 16 settembre 2011 alle 21:35
Così arcaico, ma purtroppo ancora così moderno... della serie crediamoci ancora!
•Tiz
scrive: 20 settembre 2011 alle 18:43
la faccina shockata non è per quello che ho letto ma perché davvero la mia e la tua mamma sono state incredibili ad arrivare ad allattarci per ben 4 mesi! Con queste regole ferree neanch’io sarei andata oltre! Se poi pensi che in ospedale dove sono nata io (Vipiteno… ma quasi 40 anni fa) ti tenevano in degenza 7 giorni… con questi ritmi era già brava chi riusciva ad iniziarlo l’allattamento!
•daria
scrive: 20 settembre 2011 alle 19:09
Hai proprio ragione Tiz, pensati che mia mamma se ne è fatti 9 di giorni in ospedale, visto che io tirata fuori con ventosa ero in incubatrice i primi giorni e poi in osservazione per broncopolmonite…
Direi che le nostre mamme erano veramente in gamba per l’epoca!
••Chiarina
scrive: 20 settembre 2011 alle 21:30
Anche io l'ho visto girare per casa quel libretto "professione mamma"onestamente non l'ho mai letto, ma ora mi vengono i brividi e capisco anche tanti allattamenti falliti...  io personalmente non sono stata allattata, mia madre tentò ma i miei ripetuti pianti tornate a casa dall'h (non so quanti gg, ma io sono nata con parto naturale in posizione litotomica sebbene podalica), convinsero lei e mio padre che mia madre il latte non l'aveva e quindi l.a.. Mi sa che stando al libricino non sarebbe comunque andata avanti la cosa... povere mamme!!!!!

•Lucia scrive:
30 settembre 2011 alle 20:40
Oh mamma che impressione, è vero è proprio quello il libretto della mamma! Se lo ripesco vado a leggerlo bene, mamma mia davvero da brividi! E io da piccola me lo leggevo pure, mi ricordo bene, si vede che non l'avevo preso sul serio! :-)

•Viviana scrive:
14 ottobre 2011 alle 08:07
Condivido il rabbridivimento!!!!In ogni caso rabbrividisco poichè, ancora oggi, tali pratiche sono “vivamente” consigliate da tutte o quasi le nonne!!!Meno male che la mia nonna 80-enne mi è stata vicina moralmente…si ricordava di quando fu mamma lei, quando il medico ti visitava quando la pancia era ormai “visibile”, ti chiedeva di quanto eri e tu non lo sapevi, e allora ti rimandava a casa ad aspettare il momento giusto!!! E appena nati i bimbi, se il lavoro nei campi e nei prati chiamava, si mettevano nel gerlo e si portavano assieme!!! E per l’allattamento facevano i salti mortali per cercare di dare il meglio ai loro piccoli, come chiunque mamma nel mondo animale…Non riesco a spiegarmi, come da lì a pochi anni, con l’avvento del Benessere e del Boom Economico tutto sia cambiato ed in maniera così radicale…Facciamo tesoro delle nostre esperienze ataviche, per chi ha la fortuna di farsele raccontare!!!E grazie Daria per questa documentazione!!

Festa delle associazioni e laboratori di autoproduzione

on Venerdì, 09 Settembre 2011. Posted in all'aperto

farinaCome ogni anno a settembre riprendono le più svariate attività anche per l’associazione e in particolare con la festa delle associazioni si riparte ufficialmente! Quest’anno abbiamo deciso una formula un po’ diversa, ovvero anziché fare il “solito” banchetto informativo sul gas, sul commercio equo e sul consumo critico, abbiamo pensato di riproporre in piazza una versione “mini” dei laboratori fatti gli scorsi anni. In particolare ci saranno 3 laboratori:
•alle 11 “Facciamo il pane”: laboratorio per bambini e genitori sul pane fatto con la pasta madre, dove i bimbi (o gli adulti) potranno preparare e portare a casa da cuocere la loro pagnottina;
•alle 16 “Indovina la farina”: laboratorio gioco di osservazione e tatto per adulti e bambini;
•ore 17 “Detersivi autoprodotti”: facciamo assieme dei semplici detersivi ecologici ed economici (per adulti).

In attesa del resoconto dei laboratori qui sul blog, passate a trovarci in piazza a Piove di Sacco domenica 18, potrete usufruire anche del punto ristoro con prodotti del commercio equo e del gas, preparati dai soci dell’associazione “Al ritmo del tam tam”.

pasta-madremenù

madre3 risposte a
Festa delle associazioni e laboratori di autoproduzione•ilenia
scrive: 9 settembre 2011 alle 16:22
NOOOOOOOOOOOOOOOOO…sono in montagna quel week end….uffi mi sarebbe piaciuto il laboratorio sul pane….elisa si sarebbe divertita……cosa dici Bovolenta a
ottobre??!!!Rispondi
•daria
scrive: 9 settembre 2011 alle 20:58
Peccato Ilenia, però volendo possiamo organizzare un mini laboratorio da me! :-) Per Bovolenta ci sentiamo, seconda domenica di ottobre?Rispondi
••ilenia
scrive: 12 settembre 2011 alle 15:37
si daiiiiii volentieri, magari con ludovica e francesca……che bello…..
per Bovolenta la sagra dovrebbe essere dal 07 al 16 ottobre. ciaoooooooRispondi

Dolce o salato?

on Venerdì, 01 Luglio 2011. Posted in cucina

Da quando ho smesso di acquistare i prodotti di alcune multinazionali, non avevo più mangiato neanche quel formaggio spalmabile col nome di una città, finché non ho iniziato ad autoprodurlo!

Il formaggio che si ottiene è una preparazione tipica dei paesi  mediorientali e si chiama labneh.

E’ una cosa semplicissima, basta avere dello yogurt bianco naturale (magari autoprodotto), un cucchiaino di sale, un canovaccio pulito (preferibilmente lavato senza ammorbidenti e detersivi profumati) e una ciotola. Si prende lo yogurt si mette il cucchiaino di sale e si mescola, si versa il tutto nel canovaccio, posizionato sopra alla ciotola (attenzione perché comincia subito a gocciolare il siero), si lega il canovaccio e si appende a gocciolare in frigorifero per 24 ore (alle volte basta anche meno).

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Il giorno dopo si estrae dal frigo, si apre il canovaccio, si raccoglie il formaggio. E’ proprio come il famoso formaggio spalmabile!

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Si possono aggiungere delle erbette fresche tritate, oppure farlo senza sale, in questo caso si può usare anche per preparazioni dolci, tipo cremine. Io l’ho usato al posto della ricotta in questo clafoutis di nocipesche.

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Valida anche la versione vegana, basta usare yogurt di soia e lo stesso metodo.

In ogni caso non buttate il siero che si può utilizzare per i dolci (come ho fatto io per il dolce qui sopra), il pane o le focaccie al posto del latte o dell’acqua, li rende più soffici.

 
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